Attilio Momigliano
(Ceva[CN] 1883 – Firenze 1952)
Nel nostro liceo insegnò latino e greco dal 1907 al 1908.
Saggista, studioso di letteratura italiana, attraverso i suoi saggi si può cogliere l'interesse sia per l'analisi psicologica e culturale sia per quella della struttura poetica.
Si ricordano il saggio su Poliziano, su Parini, su Leopardi e Manzoni.
Esercitò l'insegnamento di letteratura italiana presso il Liceo classico Cavour e il Liceo Gioberti di Torino, poi all'Università di Catania, quindi a Pisa e infine a Firenze.
Nel 1925, Momigliano fu tra i firmatari del Manifesto degli intellettuali antifascisti redatto da Benedetto Croce.
Per effetto delle "Leggi razziali" venne espulso nel 1938 da tutte le scuole.
Nel 1944 evitò l'arresto e la deportazione trovando ospitalità presso l'Ospedale di Sansepolcro
Da Sansepolcro, Momigliano e la moglie fuggirono nell'agosto dello stesso anno e solo dopo la liberazione di Firenze (aprile 1945) poterono far ritorno in città.
Tra le sue opere più importanti: "Storia della letteratura italiana" in tre volumie
un "Commento alla Divina Commedia"