(Roma 1921 - Gabés 1943)

Allievo del nostro Liceo, ha conseguito la maturità nel 1940.

Brillante, intelligente, arguto e abbastanza insofferente alla disciplina, senza mai essere ineducato. Studiare gli riusciva facile in ogni materia.

Ottimo grafico, diresse un giornalino studentesco da lui stesso illustrato.

Il suo futuro sarebbe stato certamente quello del grafico.

Vivace nel carettere, nelle ideee e negli atteggiamenti era un grande trascinatore, senza mai cadere nella maleducazione o villania.

Nel 1941 si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza a Genova. 

Iniziata la guerra tronca gli studi e si arruiola volontario nei Bersaglieri.

Ufficiale di complemento viene inviato prima a Bolzano e poi in Grecia, Croazia e Serbia.

Ha un intenso epistolario con la madre alla quale invia sempre notizie positve e rassicuranti. Nel novembre 1942 è in Africa. Di stanza vicino a Tobruk, per un certo periodo gode di una vita abbastanza tranquilla dove il suo caratterere sereno e positivo gli permettere di individuare i lati positivi del momento e di analizzare le persone che incontra, delineando delle biografie intelligenti e sagaci.

Nel 1943 la campagna d'Africa volge al suo tragico epilogo ed anche per Lauro Briolo i contatti col nemico si fanno più frequenti ed il pericolo aumenta.

E' sereno, nelle sue lettere per non allarmare la madre. Tuttavia gli eventi lo portano alla battaglia finale, a Gabés dove infuria una sanguinosa lotta con il nemico.

Lauro Briolo viene colpito da una granata che lo fulmina senza scampo.

Viene sepolto in loco con grandi onori, da eroe.

Nel 1946 l'Università di Genova gli concesse la Laurea ad honorem in Legge.

Per il suo valore non ebbe alcun riconoscimento militare, forse lui stesso non ne avrebbe voluto.