(Vado Ligure [SV] 1926 - Traversella [TO] 1944)

Allievo del nostro Liceo.

Benchè lontano dagli orrori della guerra, sfollato con la famiglia nel biellese, egli sogna per il dopoguerra un mondo di fraternità.

Passa, in breve, dal sogno alla ferma decisione di collaborare per arrivare a questo risultato.

Lascia la famiglia e si aggrega nel settembre 1944 ai Volontari della Libertà che operano in Val d'Aosta.

Il mese dopo, ottobre, vi è un pesante attacco da parte delle Brigate Nere e dei Tedeschi. Il gruppo di Coda che ha preso il nome di battaglia "Pirata", viene disperso. Il Pirata con altri tredici partigiani si rifugiano in alcune baite ma sono catturati nella notte. Il mattino dopo, il 14 ottobre, vengono fucilati nella piazzetta della chiesa di Traversella. Il Comandante tedesco che ha ordinato la fucilazione davanti al coraggio di quei giovani rende, alle loro salme, l'onore delle armi.

L'attività partigiana di Delfo Cosa detto "Pirata" si conclude dopo solo 14 giorni, all'età di 18 anni.

Nel 1947 la famiglia dedica un rifugio alpino sul Montaglietto Punta Sella nel Biellese.